Il mito della creazione

TITOLO
IL MITO DELLA CREAZIONE
1)      Quali sono i “traguardi per lo sviluppo” che possono essere raggiunti  con questa/e attività?
L’attività “Il mito della creazione” è rivolta agli alunni della scuola dell’Infanzia e si propone di rafforzare l’esplorazione della realtà che il bambino compie imparando ad organizzare le proprie esperienze. La proposta didattica mira a determinare riflessioni sulla quantità e sul numero sollecitando proposte finalizzate alla costruzione di competenze trasversali quali : osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati, chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e discutere soluzioni, cogliere il punto di vista degli altri in relazione al proprio nelle azioni e nelle comunicazioni, prevedere,anticipare, osservare, organizzare, ordinare gli oggetti e le esperienze, interagire con lo spazio in modo consapevole e compiere i primi tentativi per rappresentarlo, avvicinarsi al numero come segno e strumento per interpretare la realtà e interagire con essa, riflettere sulla misura, l’ordine e la relazione.

2)Indica le principali tappe che intendi percorrere nel corso dello svolgimento dell’unità didattica progettata
L’unita didattica progettata consta di diverse fasi.
Primo step: allestire opportunamente ambienti e situazioni motivanti che prevedano il coinvolgimento operativo dei bambini nei diversi campi di esperienza.
Grande è lo spazio a disposizione , i bambini hanno libertà di movimento e si dispongono nella modalità di circle time.
Secondo step: ascoltare la storia narrata prestando attenzione alla lettura gestuale e drammatizzata del brano. Modulando la propria voce con toni e intonazioni differenti l’insegnante stimola nel bambino interesse e motivazione ad apprendere.
Terzo step: sollecitare una prima forma di elaborazione della storia da parte degli alunni attraverso la formulazione di ipotesi e congetture al fine di valutarne la ragionevolezza e la comprensione di quanto è stato narrato.
Quarto step: condurre i bambini all’azione. Attraverso una modalità ludica viene richiesto di riempire l‘uovo con materiali per loro significativi esplorando  direttamente la realtà che li circonda. Con tale fase si favorisce una rielaborazione cognitiva tramite l’uso di opportuni sistemi simbolico culturali: linguaggio orale, disegni rappresentativi …
Quinto step: coniugare le emozioni della vita reale con sensazioni più intime, sviluppando le prime opinioni e definendo le preferenze. Gli alunni si confronteranno e discuteranno sulle loro relative scelte ponendo attenzione alla collocazione degli oggetti nello spazio ( raggruppare e ordinare) e  le misurazioni fatte…

 3 ) Quali sono i nodi concettuali e disciplinari che possono essere affrontati nell’attività che avete progettato?
Il percorso educativo didattico ha interessato diversi nodi concettuali che correlati tra loro hanno determinato un approccio interdisciplinare. L‘attività ha guidato i bambini ad un’acquisizione di competenze logico/matematiche, linguistiche/espressive ,civiche/sociali.
Attraverso il campo di esperienza “ La conoscenza del mondo” l’alunno ha rafforzato concetti logici quali la classificazione, l’ordine e la misura sulla base di criteri o ipotesi valutando  con attenzione e sistematicità.
Con il campo di esperienza “ I discorsi e le parole ” gli alunni, opportunamente guidati, hanno appreso la lingua materna, le sue intonazioni, la gestualità , i ritmi e l’hanno utilizzata per esprimere le proprie intenzioni ,i propri desideri e per interagire con gli altri. Infine tramite il campo di esperienza “Il sé e l’altro” si è  stimolata nei bambini la riflessione, il confronto, la discussione con gli altri in modo tale da renderli consapevoli dell’esistenza di punti  di vista differenti di cui occorre farne tesoro.
4)Quali sono le remore/paure che avete pensando di lavorare con un’attività di questo tipo nella vostra classe?
Attraverso una tale proposta didattica può accadere di non focalizzare l ‘attenzione sul nodo principale( concetto di classificazione, misura e ordine) portando l’attività verso un fine diverso da quello progettato.  Pertanto l’insegnante, in itinere, dovrà analizzare i bisogni educativi e didattici del bambino , orientare il lavoro verso il vero senso dell’esperienza sostenendo la crescita dialettica ed espressiva dei piccoli, praticando e facendo loro conoscere tecniche di sintesi ( Qual è l’idea di base del discorso…) , riformulazione dei concetti ( Dimmi con altre parole …) o domande aperte ( raccontami tutto quello che conosci su…)

5)Come pensi di monitorare il cambiamento (Questionario di entrata e/o di uscita, eventuale registrazione/videoregistrazione delle lezioni di classe, eventuali esercizi o problemi da somministrare prima e/o dopo del percorso)

Al fine di monitorare il cambiamento opterei per una osservazione sistematica e una videoregistrazione. L’osservazione sistematica più risponde al requisito di specificità e consente di inserire i dati rilevati oggettivamente in precisi schemi di riferimento permettendo la classificazione dei fenomeni osservati.  In virtù di ciò si potrebbero elaborare “protocolli di osservazione” che, prescrivendo gli aspetti da rilevare ( accanto all’indicazione dell’attività, del contesto, del tempo), evitano dispersione e facilitano la rielaborazione dei dati.
La videoregistrazione, invece, consentirà di seguire da vicino i discorsi e le conquiste dei bambini focalizzando l’attenzione sugli aneddoti significativi, sugli incidenti di percorso, sulle illuminazioni e epifanie che riattivano situazioni bloccate.


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